Tra gli insetti più pericolosi che recentemente sono stati avvistati nell’area di Roma va sicuramente annoverata la Vespa Orientali, un grande imenottero, simile ad un calabrone, che, dall’estate scorsa, è apparso nell’area della Capitale.
Rispetto ai consueti calabroni, la Vespa Orientale è particolarmente aggressiva e rappresenta una minaccia per le benefiche api mellifere, tra le sue vittime privilegiate, di cui può sterminare intere comunità e per alcune coltivazioni. Perché, laddove non uccide le api, le rende incapaci di continuare la produzione di miele, inoltre tale vespa rappresenta un pericolo per gli scarafaggi, essenziali per concimare naturalmente le terre. Infine, dal momento che appartiene all’ordine degli imenotteri, costituisce un pericolo per le persone allergiche al loro veleno.
Da qualche anno la Vespa Orientalis, che era stata debellata dal nostro Paese circa quarant’anni fa, è ricomparsa nella nostra penisola; prima nel Sud, poi dall’anno scorso, anche in Toscana, Liguria e, infine, da quest’estate anche nel Lazio e a Roma, segno che sta ampliando molto rapidamente il suo raggio di azione.
Secondo l’etologo e zoofilo naturalista Andrea Lunerti che, sul tema, ha rilasciato un’intervista a Repubblica, la Vespa Orientalis potrebbe essere arrivata nella Capitale attirata dai rifiuti organici in putrefazione, dato che, essendo onnivora, trova nella spazzatura una ricca fonte di nutrimento, proprio come topi, cinghiali e gabbiani.
La Vespa Orientalis ha una grandezza simile a quella di una vespa normale, ma presenta un colorito tendente al rossiccio e una banda gialla sull’addome. Come anticipato, il suo veleno – simile a quello delle vespe normali – è particolarmente pericoloso per le persone allergiche. Anche perché, rispetto agli altri imenotteri, la Vespa Orientalis è molto più aggressiva e, se disturbata, può colpire con più punture ripetute; inoltre, svolge le sue attività durante il giorno, aumentando le possibilità di scontro con le persone.
La Vespa Orientalis è solita nidificare in cavità e luoghi riparati, quindi, il rischio è che, attirata dai rifiuti, possa creare i nidi in ambienti urbani, come vasi, grondaie, tende da sole chiuse. Quindi, per evitare di dover combattere l’estate prossima una battaglia contro questi insetti, è bene provvedere per tempo ad effettuare una disinfestazione, contattando degli esperti per bonificare le aree a rischio, come cortili e spazi esterni di condomini, scuole ed edifici.
A Roma l’azienda leader nella risoluzione di questi problemi è Sogea, da vent’anni attiva nel campo delle disinfestazioni. Sogea, garantisce interventi di carattere innovativo: letali per gli insetti da colpire ma innocui per esseri umani e animali domestici che popolano gli ambienti interessati.
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