A volte è difficile credere che insetti, topi, ratti e microbi possano ancora rappresentare un problema di difficile soluzione.
Ovunque vive l’uomo con le sue molteplici attività troviamo questi pericolosi e indesiderabili ospiti. Disinfettare o disinfestare significa appunto effettuare una lotta contro “il nemico bersaglio”; per fare ciò è necessario disporre di formulati sicuri ed efficaci e dell’informazione necessaria per realizzare una lotta quanto più possibile “mirata”.
La disinfezione è un tipo particolare di lotta.
Sempre più di frequente si verificano infezioni in cui è difficile identificare la catena epidemiologica che l’ha causate. I microrganismi si sono modificati e sono causa di manifestazioni morbose di quadri clinici di difficile lettura.
L’igiene sta riproponendosi come un importante capitolo della salubrità di un ambiente.
Nell’ambito sanitario si ripropongono drammaticamente casi che si ritenevano ormai risolti con l’avvento degli antibiotici.
Nel campo industriale i cicli produttivi necessitano sempre più di protocolli di sanificazione attenti e supportati da prodotti di comprovata efficacia, pena la compromissione qualitativa della produzione stessa.
Nell’ambito della comunità esiste una sempre maggiore richiesta di livelli igienici “rassicuranti”. I virus rappresentano un pericolo attuale ed allarmante. Anche in questo settore l’informazione deve essere corretta e completa al fine di poter raggiungere quel grado di salubrità necessario ad una vita civile.
Le tecniche applicative necessitano di dettagli operativi finalizzati ai settori d’impiego; in questo contesto è possibile solo identificare gli obiettivi che sono:
- la disinfezione delle grandi superfici;
- la disinfezione delle aree a rischio (ospedali, comunità, industrie alimentari);
- la disinfezione dei mezzi produttivi;
- la disinfezione, qualora se ne verifichi la necessità, di quell’aerosol microbico che è l’aria.